La Fondazione Nova Cana
“Volevo che fosse un luogo dove poter parlare
liberamente e dove il desiderio profondo dell’Uomo
avesse il suo spazio e la sua dignità”.
“La scelta è la possibilità radicale di essere noi stessi e comprendere che ci sono altri da amare per vivere insieme la gioia e la felicità” Angela Volpini
La Fondazione Nova Cana ha sede nel Comune di Santa Margherita di Staffora, un piccolo comune posto sull’Appennino Pavese.
Posto nel cuore delle montagne al confine con la Liguria, a 650 m s.l.m. sulla antica Via del Sale, il territorio è attraversato dai percorsi dei pellegrini che, seguendo il crinale dei monti lombardi, liguri e toscani, si recavano a Roma, trovando rifugio nell’ antico “ospitale” di Casale Staffora, a oltre mille metri di altezza. Per questi passi è transitato San Colombano, nel suo percorso verso il Monastero di Bobbio, appena oltre il passo della Scaparina.
Il Santuario della Madonna del Bocco è posto a mezza costa, sul Monte Boglelio; dalla cappellina delle apparizioni, a pochi passi dalla Chiesa, la valle si apre ampia di campi coltivati, piccoli frutteti, orti, vigne, inframmezzati di antichi borghi in pietra. Tutt’intorno i sentieri attraversano grandi boschi di querce, faggi e pini, fino all’aprirsi immenso dei pascoli di vetta, spalancati a 360° sulla Pianura, sulle Alpi e sul mare.
Il vento e gli alberi, il fruscio di un capriolo, il richiamo di un uccello: il silenzio chiama le parole dello spirito.
La Fondazione non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente la finalità di promuovere il valore e la centralità della persona umana, al fine di raggiungere la felicità sulla terra, così come enunciato dalla Madonna ad Angela Volpini.
Tale obiettivo verrà conseguito attraverso interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio nati dalle apparizioni a Casanova Staffora della Madonna e dai suoi messaggi ad Angela Volpini.
Luogo di incontro e dialogo aperto a tutti, perché ciò che vive di speranza venga alla luce
Sede si seminari tematici specifici e contesto ideale per ritiri di preghiera e meditazione.
Spazio di confronto di esperienze e comunicazione della persona e della comunità.
Esperienza di riflessione e meditazione.
Metodo per dare vita ad un linguaggio fondato sulla libertà e creatività di ogni persona.
L’idea di Nova Cana nasce nel 1958. “Volevo vedere se la forza dell’amore, che si trasforma in accoglimento, servizio e ascolto agli altri, bastava a far emergere i lati migliori degli esseri umani e a preservarli da quelli peggiori.
Volevo che ci fosse un luogo dove poter parlare liberamente e senza pudori di se stessi, delle proprie esigenze e dove il desiderio profondo dell’uomo avesse il suo spazio e la sua dignità.
Un luogo in cui si potesse parlare di Dio senza il pericolo di sentirsi definire eretico, protestante, panteista, settario, soggettivista, laico, ateo, agnagnostico e gnostico.
Un luogo dove poter sperimentare la nascita di una vera comunità umana. Volevo che ci fosse un luogo aperto alla ricerca culturale di chi crede nell’uomo e non teme il confronto con il Vangelo perché si riconosce la vocazione di amare, accogliere e cercare insieme.
Un luogo che fosse culturalmente autonomo e laico ma che nello stesso tempo fosse connesso alla Chiesa e alla mia passata esperienza mistica: dove cioè non veniva negata né l’appartenenza alla fede cattolica né l’origine della mia esperienza mistica.
Ambedue questi aspetti erano a disposizione di chi voleva conoscerli, tuttavia l’accento di fondo era posto sull’uomo. A Nova Cana cominciai a comunicare la mia visione dell’uomo e di Dio.
Tutti restavano coinvolti, fossero essi atei o credenti.
Tutti sentivano che quello che io comunicavo loro era quello che desideravano nel profondo anche se non avevano l’ardire di crederlo possibile nella storia.
Nacque un dialogo tra credenti e non credenti molto singolare. Un dialogo che da allora dura fino ai giorni nostri. Ritrovare la nostra umanità attraverso Maria ci permetteva di scoprire la nostra divinità in Gesù Uomo-Dio come fine, scopo della nostra esistenza.
Nova Cana non ha mai avuto regole se non la regola dell’ascolto, dell’accoglimento e della ricerca comune.
Vi furono periodi di convivenza: uomini, donne, preti, religiosi, coppie, ammalati, handicappati, emarginati, ecc. Ma il filo conduttore di Nova Cana rimaneva la ricerca culturale ed il dialogo.
Una ricerca che accomunava tutti, dal primo all’ultimo venuto.
La ricerca era sui fini dell’uomo, sulle esigenze che sentiamo più umane e che qualificano l’esistenza.
Da molti anni la vita di Nova Cana si svolge come attività di ricerca e messa in comune di tutte le esigenze e speranze rispetto al cambiamento sia della persona che della storia.
Essere una persona originale, creativa e amante è l’obiettivo che tutti abbiamo riconosciuto prioritario per impegnarci insieme a trasformare la storia.
Perché questa storia diventi una storia di comunicazione tra le persone e realizzi i valori della pace e della giustizia nell’amore”.
Angela Volpini