Paolo R.
Per me la mistica è ascolto di sé stessi, di ciò che si è e di ciò che si desidera essere. È un esercizio quotidiano il cui scopo è non tradirsi. In questo senso la mistica è un esercizio possibile a tutti. Tutti siamo mistici quando ascoltiamo noi stessi e cerchiamo di non tradirci.
Bruno T.
Mistica è un incontro interiore con l’altamente significativo, una modalità di conoscenza integrale, assolutamente personale, che supera tutte le limitazioni del linguaggio razionale e della logica lineare.
Con metafora spaziale: è il luogo al di là di ciò che è bene e male, giusto e sbagliato, dove ci si può riconoscere incontrare autenticamente
E’ l’esperienza passiva che consente di cogliere il tutto, l’UNO, con la certezza di essere e sentirsi piena parte di questo tutto, anzi (per un poco) il tutto stesso.
Roberta
Per me mistica viene da mistero e da esperienza. È una esperienza che possiamo fare tutti ma che rimane misteriosa perché non può essere raccontata solo con le parole. Mistica è un sapere profondo spirituale ma fortemente legato all’esperienza dell’incarnazione. Per me la forma più alta di sapienza; la vera Sophia.
Don Roberto
Propongo una descrizione generica di mistica ed una più specifica di mistica.
In termini generici la mistica ritengo possa essere definita come ogni contatto con se stessi e la realtà tutta, non superficiale: dentro il mistero, per lo più, inattingibile delle cose.
Per andare più nello specifico credo sia necessario partire dalla considerazione che i significati, i valori, le idee con i quali interpretiamo la realtà e noi stessi nell’ordinario ( non mistico ) li attingiamo dal patrimonio culturale che ci ha formato a partire dalla famiglia, dall’ambiente sociale, dalla scuola, dagli incontri fatti …
Anche quando nei confronti di ciò che ci è stato trasmesso sul piano dei significati assumiamo una posizione critica, lo facciamo attingendo ad altre istituzioni portatrici di significati e mai da noi stessi. C’è esperienza mistica, invece, quando tutto ciò che ci ha formato come personalità viene, almeno provvisoriamente, messo da parte e come annullato e si attinge qualcosa di noi che va oltre i condizionamenti. Si attinge, allora, quel punto di vista da cui il mondo è visto in altra prospettiva rispetto all’ordinaria. Ciò che S. Paolo esprime con queste parole: ” L’uomo spirituale, invece, giudica ogni cosa senza poter essere giudicato da nessuno ” ( 1 Cor 2, 15 ). A partire da quel luogo non luogo di noi stessi possiamo poi recuperare parte dei significati e dei valori che ci sono stati trasmessi e ci hanno costituito, non più, però, condizionati da autorità esterne, da attingendo direttamente da noi stessi e, quindi, in libertà.
Arianna
Secondo me la mistica è la facoltà che ogni essere umano ha di entrare profondamente in contatto con sé stesso e di creare ed evolvere se stesso nel modo che sente, per sé, più buono. E di farlo sentendo la propria connessione con tutto quel che c’è e in connessione con quel che c’è. È la scelta delle proprie migliori possibilità. È vivere le proprie migliori possibilità, e quelle di tutto e tutti, lì dove si è.
Grazia
L’esperienza mistica per me è essere cosciente di me, della mia unicità e per questo capace di riconoscere tutto, che se voglio lo posso accogliere come senso della mia stessa singolarità, perciò spazio e senso della mia consapevolezza, che diventa un ulteriore spazio di possibilità per tutti e per tutto. Sperimentarmi al giusto posto nell’universo in grado di riconoscere ogni specificità e perciò capace di relazionarmi con tutto e di valorizzarlo in ogni forma.
Gianni
Definire la mistica è un paradosso (il Tao di cui si può parlare non è l’eterno Tao ecc.). Ma la mistica è terra di paradossi, di esperienze, di scavalcamenti, di creatività, di relazione, di liberazione, di trasumanar. Di mistero. La mistica è pienezza di vita, ma anche distacco. È attività, azione e pure silenzio, contemplazione, attivo non-fare. È attenta alla bellezza, all’arte, ma non è estetismo. Ha la potenza tellurica dei bambini non addomesticati, delle donne innamorate e dei veri poeti. È mite ma mai remissiva. Conserva un nucleo selvaggio, amante e conoscente. Arde e accetta di essere arsa, come la falena nella fiamma. Non ama la sofferenza, ma non la teme e accetta di soffrire per amore, per cambiare la direzione della storia.
Maria Grazia
Per una natura laica, concreta e attiva come la mia la mistica è un mistero anche solo da immaginare. Certamente non è pura contemplazione o spiritualità e neppure visione o staticità contemplativa; più che un punto di arrivo è un processo. La vedo piuttosto come una progressione continua, minimale e attiva, una possibilità di slancio verso ciò che è oltre, quando le parole e l’arte non bastano e il pensiero si incastra, o si perde, nei confini del mistero, trasformandosi in limite anziché in ulteriore opportunità di verità di conoscenza di noi stessi e fedeltà a ciò che siamo e potremmo diventare. Questo verso noi stessi e la nostra capacità di rapportarci con gli altri.
Giovanni
Termine magico e distante, custodito dai guardiani della mistica, cioè Preti e santi.
La mistica è trasparenza, mostrarsi all’altro come sei, perché sei tu , se lo vuoi, il valore e il senso della mistica. Sei tu, rappresentando te nella visione che concepisci di te, la mistica, necessaria, indispensabile e gioiosa per te e per tutti, Dio compreso.
Sono apparso a Dio, è il mio sogno, desiderio, fine della mia vita. Apparire a tutti voi è la condizione perché appaia a Dio, e Lui a noi.
E.
E’ esperienza intima e incarnata del divino. E’ lo spazio tra la coscienza e il trascendente che si riempie e acquista senso. E’ amore ad ogni passo come stato di coscienza e scelta. Connessione con ogni creatura.
Silvia
La mistica è vita,
è un sentiero che scorre,
che affaccia ad incontri, ad assenze, che contempla ed agisce,
che crea percorsi di quotidiana poesia, che è tutto ed è nulla,
e scorre e procede stringendo più mani, e incrociando con occhi il sorriso,
è grande e profondo mistero, è incontro tra terra e cielo.
Lamberto
Io ritengo di sperimentare una situazione mistica quando riconosco pienamente me stesso e mi sento in comunione e armonia con tutto e con tutti, con la natura e con gli esseri umani, incluso in un progetto di armonia personale e umana che abbraccia passato, presente e futuro.
Non ho più bisogno di lottare, impormi, raggiungere obiettivi, dimostrare, superare, sconfiggere, sono io e sono in armonia con tutto, sono felice e pieno”
Elena
Mistica è sentire che il divino è in me. È quell’esperienza vissuta attraverso il corpo che ti fa sentire in comunicazione profonda e armonica con te stesso e con il resto del creato. È una relazione di amore
Casanova,31 gennaio 2021